Durante il nostro viaggio in Egitto abbiamo avuto la possibilità di visitare un luogo unico al mondo. Non stiamo parlando della Grande Sfinge o delle maestose piramidi, ma di un luogo quasi totalmente sconosciuto al classico turismo.

Nel posto di cui stiamo per parlarvi i vivi e i morti convivono ormai da secoli, stiamo parlando del più antico cimitero musulmano del Cairo e di tutto l’Egitto: Al-Qarafa. Proprio per la convivenza tra vivi e defunti a fine ‘800 ha iniziato a prendere il nome di “Città dei morti” in molti documenti storici.
LA STORIA DEL CIMITERO:
Secondo i dati degli storici, la parte più antica del cimitero risale alla fine del VII secolo d.C. , tuttavia il maggior numero di edifici e costruzioni iniziarono a comparire verso la metà del 1300 e nei secoli successivi. Con il passare del tempo il cimitero si espanse sempre di più dividendosi in veri e propri quartieri e distretti. Il cimitero custodisce un patrimonio artistico ed architettonico notevole, proprio per questo tra gli studiosi viene considerato come un vero e proprio museo a cielo aperto.


PERCHÉ “CITTÀ DEI MORTI”?
Al-Qarafa non è un cimitero come gli altri, qui infatti le tombe ed i mausolei dove riposano i defunti sono diventate delle vere e proprie abitazioni. Secondo i dati, infatti, all’interno del cimitero vivono più di 1 milione di egiziani. I principali motivi che spinsero le persone ad andare a vivere qui furono la povertà ed il sovraffollamento urbano del Cairo. Nel corso dei secoli il Cairo diventò una delle città più popolose del mondo arabo, assieme alla popolazione iniziò a crescere anche la necessità di nuove abitazioni e nuovi spazi per costruirle.

Per contrastare la poca offerta abitativa e la poca disponibilità economica, molte famiglie decisero di iniziare a stabilirsi al cimitero di Al-Qarafa. La “città dei morti” iniziò quindi a popolarsi di persone che non potevano permettersi di vivere nei quartieri residenziali. Creare abitazioni rudimentali tra le tombe oppure occupare direttamente le strutture del cimitero, divenne per molti necessario. Alcune persone decisero invece di spostarsi per motivi religiosi: per molte culture e tradizioni, infatti, è considerato importante ed onorevole vivere vicino ai propri cari defunti.
Con il passare del tempo, all’interno della vasta area di Al-Qarafa iniziarono a comparire oltre alle abitazioni anche negozi, bar e diversi tipi di servizi trasformando di fatto il cimitero in una vera e propria città. Ancora oggi questo luogo é abitato come se fosse un quartiere del Cairo ed é possibile vedere la vita che scorre, tra panni stesi e cani che prendono il sole mentre bambini giocano tra le tombe.


DOVE SI TROVA:
Il cimitero si trova nella parte orientale del Cairo, più precisamente a nord-est e si espande su entrambe le sponde del Nilo. Il centro storico del Cairo dista dalla “Città dei morti” solamente 5 km.
CONSIGLI UTILI:
- Non addentratevi da soli all’interno del cimitero, è davvero molto grande e perdersi tra le sue vie è davvero facile. Noi vi consigliamo di affidarvi come abbiamo fatto noi ad una guida locale.
- Il rispetto prima di ogni cosa, nonostante vi abitino e lavorino moltissime persone rimane comunque un cimitero. Prima di fotografare qualcosa chiedete sempre il permesso come abbiamo fatto noi, le persone sono spesso gentili ed accoglienti ma ci sono comunque persone che (giustamente) non vogliono che vengano scattate foto a loro ed alle loro abitazioni.
- Per visitare il cimitero ed i suoi distretti prendetevi almeno un paio di ore, come avrete capito si tratta di una vera e propria città!
Leggi qui il mio pensiero a bordo strada sulla Città dei Morti.

