A pochi km da Rovereto, nel comune di Trambileno, si trova quello che secondo noi è uno dei luoghi più insoliti e suggestivi d’Italia, una vera gemma nascosta. Stiamo parlando dell’eremo di San Colombano, un vero e proprio miracolo di architettura situato a 120 metri di altezza su uno strapiombo. L’eremo prende il nome dal santo irlandese a cui è dedicato, che secondo la leggenda uccise il drago che avvelenava le acque del torrente sottostante, uccidendo i bambini che vi si battezzavano.

L’EREMO DI SAN COLOMBANO, UNO DEI LUOGHI PIÙ SUGGESTIVI D’ITALIA
Ci sono luoghi che sembrano letteralmente usciti da una fiaba, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove il silenzio che fa da cornice sembra possa parlare. L’eremo di San Colombano è sicuramente uno di questi. Quando ci siamo addentrati nel sentiero per raggiungerlo e l’abbiamo intravisto per la prima volta ricordiamo di essere rimasti senza parole.


Non era un novità per noi vedere insolite costruzioni nella roccia o eremi sperduti, basti pensare al bellissimo Santuario della Madonna della Corona o all’eremo di San Cassiano di Lumignano, posti che avevamo già visto e che ci avevano davvero affascinato. Ma quest’eremo, quello di San Colombano aveva qualcosa di diverso. L’eremo infatti non poggia a terra, ma è letteralmente adagiato e scavato nella roccia e l’impressione è quella che abbia fatto parte del paesaggio da sempre, è impossibile infatti non chiedersi come abbiano fatto a costruirlo.
La storia dell’eremo
I primi insediamenti nelle cavità naturali della parete rocciosa, dove ora si trova l’eremo, risalgono al 753, data incisa nella roccia da un monaco eremita. L’incisione in questione si trova in quella che è stata ribattezzata come “grotta degli eremiti” ed è visitabile durante i giorni di apertura dell’eremo. La costruzione di una prima piccola chiesetta probabilmente avvenne tra il X e il XI secolo, mentre la prima documentazione ufficiale che testimonia la presenza dell’eremo e della chiesa risale al 1319.


I monaci eremiti sfruttarono e si presero cura dell’eremo fino al 1782, anno in cui venne abolita la pratica del romitaggio. Da quel momento in poi furono gli abitanti della valle a prendersi cura della struttura.
La leggenda dell’eremo di San Colombano
Si narra che un tempo, i bambini della Vallarsa, dopo essere stati battezzati sul torrente Leno, morissero in preda a violente convulsioni. La morti dei bambini erano causate da un terribile drago che da tempo ormai era solito fare il bagno nel Leno, avvelenando la acque. Gli abitanti provarono a liberarsi del mostro senza riuscirci, fino a quando giunse a valle un sant’uomo nelle vesti di cavaliere: San Colombano.


Il santo, con l’aiuto della fede e armato di roncola, riuscì a sconfiggere e uccidere il drago. La valle tornò a risplendere e i bambini poterono continuare a battezzarsi nelle acque del torrente. In memoria di questo fatto, la comunità decise di costruire l’eremo dedicato a San Colombano.
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COME ARRIVARE ALL’EREMO DI SAN COLOMBANO
L’eremo di San Colombano si trova nel comune di Trambileno, nella provincia di Rovereto in Trentino. Una volta raggiunta la località, dovrai percorrere un breve sentiero che attraversa il torrente e una scalinata di 102 gradini prima di arrivare in cima all’eremo. Il sentiero è semplice e ben segnalato.
🅿️ Ti segnaliamo qui il parcheggio più comodo per poter raggiungere l’eremo. In realtà non si tratta di un vero e proprio parcheggio ma piuttosto di una piazzola. Si trova lungo la strada in discesa che si deve percorrere in ogni caso per arrivare fino all’eremo. 📍Clicca qui per avere le coordinate.


ℹ️ Visitare l’interno dell’eremo non è sempre possibile. L’apertura al pubblico è infatti gestita dal gruppo di volontari del Comitato Amici di San Colombano. Noi siamo riusciti a visitarlo durante l’apertura della prima domenica del mese. Ti consigliamo di informarti in anticipo nel caso avessi intenzione di visitarlo.